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Simbario nel seicento: la scena culturale, politica e sociale del secolo XVII è dominata dalla gigantesca figura e dalla forte personalità di Tommaso Campanella che non esitò ad accusare i baroni, denunciandone il loro ozio, le loro estorsioni e le loro continue violenze contro i privati, contro le università e contro i piccoli feudatari nonostante la presenza di un forte potere statale., appunto quello dei sovrani di Spagna.

Due avvenimenti di grande portata storica movimentano nel corso del secolo XVII, la vita civile e sociale di Simbario.

Il primo avvenimento, carico anche di notevole significato religioso, è il passaggio di Simbario dal Regio Patrimonio della Maestà Cattolica di Filippo IV, nel quale si trovava dal 1650, una volta cessata la signoria della famiglia Carafa di Nocera, ai Padri Domenicani del Convento di Soriano nel 1667, ovviamente dietro pagamento di una cospicua somma, accrescendo ulteriormente la potenza economica e fondiaria del Convento di Soriano

Tale passaggio non ha di certo lasciato alcun rimpianto nel popolo dal momento che i feudatari laici erano oppressori e voraci. Diversamente il priore del convento, Conte di Soriano, amministrava i suoi sudditi con saggezza e senza opprimerli con gravami fiscali, senza dimenticare altresì la quotidiana assistenza materiale e spirituale che il Convento dava a tutti i poveri che bussavano alla sua porta.

 

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Comune di Simbario

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